Sconfiggere il Mal di Schiena

Sconfiggere il Mal di Schiena

Quanto è frequente?

Il mal di schiena è un disturbo molto comune che si può manifestare a qualsiasi età e che può colpire chiunque almeno una volta nella vita. Spesso determina la perdita di giornate lavorative e ostacola pesantemente le più semplici attività di vita quotidiana come giocare con i propri bambini o tenerli in braccio, fare sport, passeggiare e perfino riposare a letto.

Sono tutti uguali i mal di schiena?

Esistono in realtà diverse forme di mal di schiena con moltissime differenti cause.Le cause gravi fortunatamente non sono frequenti, comunque in ogni caso  è necessario sottoporsi ad una visita medica completa per inquadrare il problema e cercare di stabilirne l’origine. In particolari situazioni è necessario sottoporsi ad una visita specialistica reumatologica come in presenza di un dolore di tipo infiammatorio o se si associano altri segni clinici come dolore e gonfiore alle articolazioni, gonfiore delle dita, psoriasi cutanea, infiammazioni degli occhi o problemi gastro-intestinali. Bisogna ricordare come anche l’osteoporosi, patologia caratterizzata da un progressivo indebolimento osseo e che frequentemente si associa ad una progressiva riduzione della statura, possa manifestarsi con dolori improvvisi e trafittivi in particolare a livello della regione toracica della colonna vertebrale come conseguenza di un cedimento osseo. Questo è il motivo per cui i pazienti a rischio di osteoporosi, come gli anziani, le donne dopo la menopausa o chi assume farmaci cortisonici, dovrebbero effettuare periodici controlli specialistici.

Quali sono i fattori di rischio?

Il rischio di soffrire di mal di schiena aumenta in presenza di determinate condizioni quali l’obesità, il sovrappeso, la cattiva postura, la scarsa attività fisica, il fumo di sigaretta,  lo stress psico-fisico,  i disturbi del sonno   e le sindromi ansioso-depressive.  L’ adozione di uno stile di vita adeguato che comporti l’eliminazione di tali fattori di rischio permette di contrastarne l’insorgenza in molti casi.

Cosa si intende per dolore infiammatorio?

Nel mal di schiena di tipo infiammatorio il dolore ha un esordio subdolo e tende ad aumentare con il passare del tempo. I pazienti al mattino si sentono particolarmente rigidi, il riposo notturno è molto disturbato perché il dolore è più intenso durante la notte mentre i loro sintomi tendono a migliorare durante la giornata con il movimento.   Il mal di schiena di tipo infiammatorio è tipico delle spondiloartriti, patologie infiammatorie della colonna vertebrale spesso associate a manifestazioni cutanee quali la psoriasi ma anche a manifestazioni oculari come  l’uveite (occhio rosso) o a malattie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn, Rettocolite-ulcerosa).  Nelle spondiloartriti, che generalmente esordiscono in soggetti giovani tra i 20 ed i 40 anni, si verifica un’infiammazione  precoce delle articolazioni sacro-iliache, localizzate a livello del bacino, con conseguente dolore intenso a livello lombare e  della regione glutea che può alternarsi da un lato all’altro e  che spesso s’irradia in basso lungo la superficie posteriore della coscia ma mai  oltre il ginocchio e che pertanto viene definita “sciatica mozza”. Il dolore invece, in corso di sciatica si irradia l’ungo tutto l’arto, fino al polpaccio, in associazione prevalentemente a patologie del disco vertebrale quali protusioni o ernie. Il dolore infiammatorio si differenzia in modo sostanziale dal dolore di tipo meccanico, che invece si accentua con il movimento, migliora con il riposo e non si accompagna generalmente ad una prolungata rigidità mattutina. Il mal di schiena di tipo meccanico può avere moltissime cause tra le quali   la più comune è la spondiloartrosi, spesso associata alla degenerazione dei dischi intervertebrali e alla contrattura dei muscoli lombari.

Quali sono le indagini diagnostiche principali?

Dopo un approfondito esame clinico può essere utile effettuare una radiografia ed a volte una TAC o una risonanza magnetica oltre ad  esami del sangue specifici. E’ importante anche la prescrizione di una densitometria ossea (MOC) nei soggetti a rischio di osteoporosi. Una MOC negativa non esclude comunque al 100% l’osteoporosi, pertanto può essere complementare effettuare una radiografia della colonna particolare, detta morfometria vertebrale che se positiva da diritto alla nota 79 con conseguente gratuità dei farmaci.

Come si può intervenire?

La gestione della lombalgia può includere il ricorso a farmaci di vario tipo quali gli antidolorifici, i rilassanti muscolari, gli antiinfiammatori o i cortisonici. Tuttavia l’uso prolungato di questi farmaci somministrati principalmente per via orale o intramuscolare,  può associarsi a svariati effetti collaterali. Al fine di mitigarne il rischio si possono utilizzare altri strumenti terapeutici come la mesoterapia che si avvale dell’uso di aghi molto piccoli, tramite i quali è possibile somministrare direttamente sottopelle, in corrispondenza dell’area dolente, dosi ridotte di antidolorifici ed antiinfiammatori, che diffondendo progressivamente nei tessuti sottostanti determinano un prolungato  effetto terapeutico. In alcuni casi, in soggetti affetti da Spondiloartrosi, è possibile inoltre effettuare delle iniezioni, tramite l’ausilio di una guida ecografica, di anestetici locali e cortisonici a livello delle faccette articolari vertebrali. E’ molto importante ricordare che in caso di spondiloartrite abbiamo a disposizione i cosiddetti farmaci “biologici”, farmaci molto potenti ed efficaci nel contrastare l’infiammazione ed il dolore che consentono il più delle volte di bloccare completamente la malattia. In fine, in pazienti affetti da osteoporosi è necessario attuare specifici trattamenti farmacologici grazie ai quali è possibile rinforzare le strutture ossee e prevenire in tal modo le fratture osteoporotiche che risultano particolarmente frequenti soprattutto in quei pazienti che sono già andati incontro ad una frattura e che pertanto meritano un’ attenzione maggiore.

Sconfiggere il Mal di Schiena

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